Ponte Granara, Palazzo Konak e Villa Granara-Cabiria
Il Ponte Granara, da tutti chiamato “Il Ponte Alto”, fu costruito nel 1600 per collegare le due sponde del Varenna e rendere più accessibili le proprietà dei Lomellini: il Konak e Villa Granara-Cabiria (che i Pegliesi identificavano da oltre cent’anni “Ca’ di Previ”).
Queste costruzioni sono il primo segno urbanistico della Val Varenna, l’insieme rappresenta un quadro di grande effetto ed evoca anche ricordi orientali dei nobili proprietari. Vi fu ospitato anche l’imperatore Federico Guglielmo di Germania che rimase colpito dallo spettacolo del trasporto aereo dei cavalli a mezzo dei “travagli”; questo salire dei cavalli dalle stalle per raggiungere la strada avveniva quando i Lomellini uscivano in carrozza e richiamava molti curiosi.
[da “Il Ponentino” Febbraio 2006]
La forma insolita del Palazzo Konak, con la facciata concava che volge a Nord, risponderebbe a un programma rimasto a metà, secondo il quale un altro consimile edificio, simmetrico a quello costruito, avrebbe dovuto formare il disegno di un’ancora, così da celebrare la potenza dei Lomellini sui mari.