Il Sentiero per Granara
I prossimi 24 e 25 Settembre il Comitato tornerà ad occuparsi dei sentieri della Val Varenna, dopo gli ultimi due anni di attività ridotta al minimo a causa delle restrizioni date dalla pandemia, è in programma la riapertura del sentiero che dal Ponte Granara, in località Tre Ponti, porta alla stazione ferroviaria di Granara, ufficialmente strada comunale (dal GeoPortale del Comune di Genova) e prosecuzione di Via alla Stazione di Granara.
Oggi risulta essere non più percorribile a causa della vegetazione che ne ha chiuso il passaggio, complice il fatto che la stazione negli anni è stata sempre meno servita dalle fermate dei treni che percorrono la ferrovia Genova-Acqui Terme. Ci auguriamo che questo possa essere un primo passo verso la riqualificazione della stazione di Granara e che, come un tempo veniva utilizzata dagli operai che arrivavano con il treno per andare a lavorare nelle realtà produttive allora presenti in Valle, i lavoratori e gli studenti possano ricominciare ad usufruirne nei prossimi anni per raggiungere il centro città, mentre per i visitatori possa diventare un nuovo punto di accesso alla Valle e ai suoi sentieri.
Questa riapertura andrà ad aggiungersi a quelle che il comitato ha promosso ed effettuato negli anni scorsi per altri sentieri e percorsi della Valle: nel 2014 l’anello dell’EC1, nel tratto che da Via Pola porta alla località Baixi, tutt’oggi frequentato da escursionisti, bikers e dall’Associazione dei Baixi per le manifestazioni organizzate immerse nella natura; nel 2016, insieme al Comitato Pegli Bene Comune, il sentiero che dalla Villa Doria permette di raggiungere la Valle del Cantalupo, passando per la località Condotti, ricollegandosi all’anello dell’EC1; nel 2019, in occasione del Centenario dello Scoutismo Pegliese, è stato eseguito un intervento di manutenzione e recupero del percorso che da Via Cassanello permette di raggiungere Via Razzara Superiore e quindi di ridiscendere alla stazione di Granara.
In Val Varenna ci sono molti altri percorsi che meriterebbero di essere riscoperti e mantenuti percorribili, anche in un’ottica di prevenzione dei rischi idrogeologici e degli incendi. Uno degli scopi del comitato è quello di individuarli e trovare il modo di intervenire negli anni a venire, anche e soprattutto con il supporto di volontari, forza fondamentale per mantenere viva la nostra vallata.