Una Valle in ostaggio
Come accade da più di dieci anni, anche questa estate si conclude confermando i laghetti della Val Varenna meta privilegiata da chi predilige le acque dei torrenti a quella del mare.
Allo stesso tempo, sempre da più di dieci anni, gli abitanti della Val Varenna si ritrovano “ostaggi” della propria terra, a causa dei disagi provocati da centinaia e centinaia di persone che, soprattutto nei fine settimana più caldi, affollano il torrente: parcheggi selvaggi, rifiuti abbandonati, fuochi accesi, atti vandalici, fino ad episodi più gravi come minacce e aggressioni ad autisti e passeggeri AMT, risse e incidenti di vario genere.
Negli anni passati si è cercato di richiedere alle istituzioni di trovare soluzioni al fine di garantire una maggior sicurezza agli abitanti e rispetto per il territorio, con l’intento di arrivare ad una convivenza pacifica tra Valle e frequentatori.
Così purtroppo non è stato, infatti le soluzioni che ricordiamo essere state adottate hanno visto una continua penalizzazione dei residenti:
- anziché impedire il parcheggio selvaggio sono stati tracciati e regolarizzati parcheggi lungo la strada in un tratto in mezzo al bosco; nei nuclei abitanti solo in rari casi i parcheggi sono tracciati e dove non lo sono capita che le auto dei residenti vengono multate;
- anziché far rispettare le capienze massime degli autobus, garantendo sicurezza per passeggeri e autisti, vengono impegnati il doppio dei mezzi con un’auto come scorta aggiuntiva; nonostante il mezzo aggiuntivo, spesso i residenti non hanno modo di salire a bordo e sono costretti ad aspettare la corsa successiva, inoltre in passato un mezzo o una corsa aggiuntiva venivano negati quando richiesti per andare incontro ad orari scolastici o in occasione della sagra di San Bartolomeo a San Carlo di Cese;
- anziché far rispettare l’ordinanza di divieto di accensione fuochi emanata per via della siccità, in caso di segnalazione di fuochi in alveo viene risposto che si interverrà solo in caso di emergenza, ovvero nel caso scoppi un incendio;
- anziché far rispettare le ordinanze anti-alcol sulle rive del torrente per prevenire situazioni spiacevoli, sono stati istituiti posti di blocco lungo la Valle per effettuare alcol test, dove spesso vengono fermati i residenti, anche due volte nel giro di poche ore, mentre nel torrente vengono consumate casse di alcolici.
Crediamo che la Val Varenna meriti più rispetto ed attenzione da parte dei frequentatori ma anche, e soprattutto, da parte delle istituzioni.
Chiediamo pertanto che, fin da ora, le istituzioni lavorino per trovare soluzioni e misure che consentano agli abitanti della Valle, esasperati dai continui disagi estivi, di convivere serenamente con chi legittimamente vuole usufruire della frescura dei laghetti della Val Varenna.